Ari Behn

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Sebbene io sia per principio, contro la monarchia, ho seguito con stima la famiglia reale norvegese, per come hanno gestito la vita della famiglia in modo aperto, dal matrimonio di Håkon con la ragazza madre Mette-Marit al meraviglioso discorso del re Harald, in cui riconosce come cittadini norvegesi gli immigrati, gli omosessuali, e tutti noi.
Ho appreso con dolore la notizia del suicidio di Ari Behn. Stanotte mi sono svegliata alle tre per pensarci. Quando vivi in un paese monarchico, i membri della famiglia reale li vedi ogni giorno, sulle locandine dei giornali e sui social, sono come come a parenti lontani.
Le mie condoglianze alla famiglia Reale e alle sue tre giovani figlie.
Ho imparato dal mio professore Reidar tanti anni fa, che la Norvegia ha la fama negativa di essere un paese a alto livello di suicidi e che questo non e’ vero, perche’ per esempio la Francia ha un tasso di suicidio piu’ alto della Norvegia (vedi wikipedia).
Una cosa mi colpisce, come la depressione sia sottovalutata. Perche’ e’ cosi’ difficile aiutare chi e’ depresso? Perche’ chi e’ depresso non prende accorgimenti maggiori, per esempio smettendo di bere alcolici? Perche’ non siamo piu’ aperti sulla depressione e iniziamo a considerarla una malattia come il cancro o la polmonite? Andreste a fare il bagno in mare con la polmonite? No. Io non voglio bere alcolici quando non sono completamente felice. Riposa in pace Ari Behn.

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