Primo libro delle vacanze letto. In aereo, leggendo mi sembrava di ascoltare un’amica coetanea che ha visto morire amici e genitori ma non cede alla malinconia. Certe frasi mi sembrava di averle pensate io. Non si deve aver paura della morte se si vuole amare la vita. E non si deve nascondere la morte ai bambini. Sara’ che il giudice De Gregorio, la cui bara compare all’inizio del libro era un amico del mio babbo e era cosi’ buffo, che anche pensarlo da morto, mi vengono in mente le sue battute. Cosi’ e’ la vita. Che brava Concita saper scrivere cosi’ di morte e di vita.