#terremoto – I poveri morticini

Uno dei miei primi ricordi. Le suore che raccontano del terremoto del Belice. Non so se ci fanno vedere le immagini o se le immagini le vedo sulla TV in bianco e nero. Ma ricordo come se fosse ieri la sensazione opprimente di capire e sentire il terremoto e la pena immensa per quei bambini schiacciati, che chiamo subito dentro di me i poveri morticini. Il babbo che mi accompagna all’asilo mi da’ una manciata di banconote. Devo pagare la retta dell’asilo. Non ho ancora tre anni e le banconote nella mia mano sono grandi come lenzuoli. Le do’ alla suora, dico che sono per i poveri morticini.

Il babbo e la mamma si arrabbiano quando la suora ringrazia la mamma della grande generosita’, 9000 lire donate ai terremotati del Belice. Il babbo brontola un po’, dicono che la suora ci ha fregati, ma dopo un paio di giorni, dal finestrino aperto, io minuscola davanti all’asilo ho di nuovo in mano 9000 lire e questa volta ci pago la retta.

Poi c’e’ stato il Friuli, l’Irpinia, l’Aquila. Riposino in pace i morticini e grazie ai volontari.

mistino3

4 thoughts on “#terremoto – I poveri morticini”

  1. Proprio vero ….il Friuli, l’Irpinia, l’Aquila….tante parole, tante strette di mano, tante promesse…ricostruiremo, non vi lasceremo soli….ma poi invece tutto lettera morta come sempre……

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