Casa mia e’ sulle spallette dell’Arno, sulla collina che porta a Gløshaugen, a Marina di Pisa, a San Rossore, al Parco di Ila. Casa mia e’ dentro casa mia con le tende di lino, le foto dei bimbi e dei morti nelle cornici di argento, gli armadi dell’IKEA e una grande fotografia Moltu che mi ritrae in grembiule 10 anni piu’ giovane. Ma c’e’ un posto che non e’ casa mia, ma dove mi sento me stessa, dove posso camminare sola per ore cantando dentro di me “questa notte questa citta’ mi sembra bellissima”. Sono arrivata a Torino nei primi anni 90 quando arrivavano i cinesi e gli albanesi. Me ne sono andata prima che arrivassero i 100.000 rumeni e recentemente sono tornata e ho trovato il libro “Torino e’ casa mia”. Idea geniale di Culicchia di paragonare la citta’ a una casa e di narrare una citta’ e i suoi cittadini che avranno fatto l’Italia ma tanto sono diversi dallo stereotipo di italiano. Tanto Torino e’ diversa da Pisa, somiglia piu’ a Oslo nella mia mente poco geografica e piena di parole, di ricordi, di pagine. Bel libro lo consiglio a tutti quelli che amano Torino o che vogliono amarla.