sono professore ordinario dal 2002 in Norvegia grazie a una quota rosa. mentre tanti, sono stati a criticare le quote rosa, mi sono rimboccata le maniche e ho contribuito a far si che adesso, nel dipartimento dove lavoro a NTNU ci sono 50% di ragazze tra i dottorandi, risultato unico per un dipartimento di informatica. sono anche stata richiamata nel consiglio di una multinazionale IT dal 15 al 18, (Reply) con base italiana come quota rosa. di tutto questo sono fiera e credo di avere avuto un piccolo impatto positivo. Invito le giovani donne a non aver paura e prendere incarichi di leadership, con quote rosa o no. se non ci impegnamo e se non smettiamo di ascoltare chi critica e vuole lo status quo, non raggiungeremo mai la parita’ che serve non per noi, ma per i prodotti, i servizi che produciamo. pensate ai giochi elettronici che stanno dilagando tra i giovani, vogliamo lasciare agli uomini il compito di produrre cio’ che intrattiene i nostri figli per gran parte della loro giornata?