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Questo (Dove non mi hai portata) mi era piaciuto da morire cosi’ appena e’ uscito Dimmi che sei stata felice l’ho comprato. Le descrizioni degli amori impossibili e della guerra sono poetici, ma ci sono pagine e pagine sugli scandali edilizi a Roma che sembrano scritti (o forse lo sono davvero) con l’intelligenza artificiale generativa e a me non provocano nessuna emozione e allora salto. La morte della nonna Lidia e della mamma Angelica, le liquida in due paragrafi. Mi piacciono i passaggi in romano, forse un po’ troppi, non so nemmeno giudicare se son scritti giusti o no.

Sono arrivata a meta’ e aspetto in gloria che Aurora e Viola si incontrino perche’ le storie dell’amianto e delle case le avrei potute leggere su wikipedia o comunque online.

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